Imparare con la robotica

Laboratorio di robotica_01

Isaac Asimov, noto scrittore di racconti fantascientifici, in uno dei suoi scritti formulò la legge zero della robotica: Un robot n può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l'umanità riceva danno.

La legge zero, la legge che sta sopra a tutte nel mondo della robotica, fa guadagnare ad Asimov un importante ruolo anche nel campo della divulgazione scientifica. Ha saputo raccontare il futuro, ciò che oggi per noi è oramai quotidianità, ovvero la presenza dei robot e dell’automazione nella nostra vita di tutti i giorni. Pensate, un esempio vale per tutti, agli aspirapolvere automatici che girano per le nostre abitazioni.

A noi insegnanti dell’IC di Caerano ci è sembrato che l’unico modo per poter affrontare un laboratorio di robotica in un ambiente scolastico potesse essere solo quello all’insegna della legge zero, ovvero dare spazio alla robotica non solo nel campo tecnologico e scientifico, ma anche etico. Ci è piaciuta tanto questa idea, al punto di porre come obiettivo principe del progetto proprio “sensibilizzare gli alunni su temi etici riguardanti l’utilizzo dei robot nella vita dell’uomo in maniera tale che gli esseri artificiali siano in grado di tutelare bisogni e obiettivi della società”.

Abbiamo anticipato, seppur di poco, le nuove indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo d’istruzione che prevedono nella disciplina Tecnologia tra gli obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado proprio “programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per controllare il comportamento di un robot”.

Il percorso didattico oggetto di questo progetto, sostenuto dal Dirigente Scolastico sin dall’ideazione, nasce non solo per insegnare la robotica agli studenti, ma per appassionarli allo studio delle discipline tecnico-scientifiche, per utilizzare un nuovo strumento per insegnare e per apprendere nuove strategie per imparare. Ci siamo infatti posti diversi obiettivi, come coinvolgere gli alunni nello studio delle materie scientifiche e tecnologiche nell’ottica dell’imparando-facendo, favorire l’integrazione fra alunni di diverse origini culturali, sensibilizzare gli alunni su temi etici riguardanti l’utilizzo dei robot nella vita dell’uomo, costruire condizioni di apprendimento contestuale e problematico (problem solving), stimolare la capacità di apprendimento attraverso il recupero dell’errore, stimolare la curiosità e il desiderio di indagare su fenomeni reali mediante, dispositivi meccanici e logici, costruiti dagli stessi studenti.

Il laboratorio di robotica nasce nell’a.s. 2012/2013 come attività pomeridiana e ha visto coinvolti 24 alunni provenienti dalle classi terze. Le adesioni sono state tante e la scelta di chi potesse partecipare è stata chiara sin dalla prima presentazione del progetto alle classi, unico criterio di scelta l’impegno in tutte le discipline scolastiche.

Il progetto pilota ha dato ottimi risultati tanto da decidere, a partire dall’a.s. 2013/2014, di svolgere parte del percorso in orario curricolare in modo tale da coinvolgere tutti gli alunni delle classi terze. Anche questa volta sarà l’impegno dimostrato dagli alunni nel I quadrimestre a dare ad un gruppo di loro la possibilità di approfondire lo studio della robotica in un laboratorio pomeridiano.

prof. Giuseppe SARDO